Feste Religiose 2022 – Comunicato della Conferenza Episcopale Pugliese

Dal mese prossimo saranno autorizzate anche le attività dei Comitati delle feste. Ma si invita alla sobrietà per le “attuali emergenze umanitarie e le nuove povertà legate alla pandemia”

Da aprile, in Puglia, possono tornare le processioni e le feste organizzate dai comitati. Ad annunciarlo è la Conferenza episcopale pugliese: una notizia attesa anche in vista della Pasqua e del venerdì santo in particolare. “La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo, ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose”, hanno scritto.

“È vivo desiderio dei vescovi delle diocesi pugliesi ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità, così come ricordato nel documento “L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari”, pubblicato nel 2020 dalla Conferenza episcopale pugliese – hanno spiegato – Le feste religiose devono continuare a essere, così, un momento forte, atteso e preparato dalle nostre comunità, in cui si esprime la bellezza della religiosità popolare”.

Allora, da aprile, i comitati delle feste religiose saranno autorizzati a programmare le loro attività, previa “approvazione della competente autorità ecclesiastica”. E si potranno organizzare anche le processioni, “facendo in modo che alcuni volontari del servizio d’ordine ne garantiscano lo svolgimento secondo le regole vigenti. Le processioni e le celebrazioni all’aperto, tuttavia, saranno consentite con il nulla osta dell’ordinario del luogo e, come previsto dalla legge, previa comunicazione al Comune e all’autorità di pubblica sicurezza, competente per territorio, almeno tre giorni prima”.

La Conferenza invita anche alla moderazione nelle celebrazioni: “Le attuali emergenze umanitarie e le nuove povertà legate alla pandemia richiamano tutti a vivere queste manifestazioni con sobrietà e con segni concreti di solidale vicinanza”. In chiesa e nei luoghi chiusi le disposizioni di sicurezza anti-Covid rimarranno invece per ora invariate.

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