La Cappella Gentilizia di Sant’ Anna

Edificata nel 1701 come Cappella funeraria della nobile famiglia De Sangro, da oltre due secoli e mezzo la Chiesa di Sant’Anna è sede dell’Arciconfraternita del Santo Rosario.
Con atto notarile dell’8 aprile 1756 del notaio Carlo Ricci di Torremaggiore, ratificato, omologato ed accettato dall’Eccellentissimo Principe Raimondo Maria De Sangro il 30 maggio 1756 in Napoli nelle mani del notaio Francesco Di Maggio, la nostra Arciconfraternita diviene proprietaria della Cappella Gentilizia con l’impegno “… che se ne conservi la struttura e che resti immutato il titolo della Chiesa a Sant’Anna.
A sinistra, gli altari di Santa Apollonia(1858) e di San Luigi Gonzaga (1844). A destra la nicchia di San Francesco d’ Assisi, gli altari di San Biagio Vescovo e Martire(1846) e della Titolare Sant’ Anna(1837). Al termine delle scalinate, in due nicchie dei pilastri obliqui i due Santi Domenicani, il Patriarca San Domenico de Guzman e Santa Rosa da Lima. Sul presbiterio, due piccole nicchie custodiscono le statue del Risorto(Pasquale Errico, Lecce, 1929) e dell’Immacolata Concezione. Al centro dell’abside, tra due colonne sormontate da una corona retta da due angeli, il trono che custodisce il venerato simulacro della Madonna del Rosario (1690). Tra le scalinate, si apre la cripta che custodisce l’urna del Gesù Morto: l’opera in cartapesta leccese del 1927 del Maestro Pasquale Errico, sostituisce la statua lignea del Cristo Morto, bruciata durante l’incendio divampato nella notte tra il 26 dicembre 1926, davanti ad essa sono visibili le tre troccole (fine 1800, anni 60 del 1900 e 2023). Nella stessa cripta sono custodite le le statue di Gesù che porta la croce del 1928, che chiude il trittico del Maestro Pasquale Errico ed infine Sant’Isidoro Agricola, Protettore dell’Agricoltura (1899, a devozione del popolo).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *